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Scopo dell'Esoterismo
Il gallo che canta ai primi colori dell´alba che appaiono ad Est è un bel simbolo dell´abilità di tutti i pionieri e precursori di dar voce a quello che è ancora immanifesto ma che sta per manifestarsi. La fine di questo secolo vedrà la vittoria dell´esoterismo sul materialismo oggi prevalente. Il vero esoterista si distingue per la coerenza tra ideale percepito e azione pratica. Non usa l´esoterismo per servire se stesso ma pone tutte le sue doti al servizio dell´umanità.
Molti sono gli "io" inflazionati di oggi che si celano dietro nomi o organizzazioni accademiche altisonanti testimoniando, con ciò, che dopo la realtà del primo apparire di pitagorici e platonici è automatico che i sofisti dilaghino. Semplicità, amore, mancanza di venalità, azione amorevole e silenziosa continua che non ama apparire all´esterno, umiltà, disponibilità, sono la pietra di paragone per distinguere il vero dal falso, le caratteristiche precipue che appartengono solo ai veri discepoli della Saggezza Eterna.

Se queste mancano ogni conoscenza acquisita è pericolosa e inutile. Oggi per chi ama l´umanità la meta, ormai, non è l´auto-illuminazione, perché tale meta è stata lasciata indietro da molto tempo, ma quella di fornire un centro di luce per il mondo e di mantenere alta la visione per i figli degli uomini. Questo è compito precipuo di un gruppo di individui che già dal 1936 operano, per lo più sconosciuti gli uni agli altri, in tutti i campi dello scibile umano e che sono stati indicati genericamente come Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo o NGSM e che cominciano a far sentire una loro propria influenza. Essi compiono un´azione di collegamento tra le energie degli esoteristi di alto livello o Gerarchia o l´anima dell´umanità e l´umanità stessa. Nelle loro mani sono poste le speranze del regno umano di cui costituiscono il centro Ajna o l´ipofisi, ghiandola che coordina il funzionamento di tutte le altre.
Vorrei citare da Alice Bailey una definizione dell´esoterismo. L´autrice è stata assieme a H. P. Blavatsky nel 1875 e al medico Franz A. Mesmer nel 1775, esempio e testimonanza vivente di questa coerenza e di come agisce un messaggero dei Grandi Esseri.

“Nella Nuova Era gli educatori insisteranno sempre più sulla via esoterica e sarà utile che io tenti di definire l´esoterismo in termini accessibili all´intelligenza media degli studenti di esoterismo al punto di evoluzione in cui si trovano. Voglio ricordare che, dal punto di vista della Gerarchia, l´esoterismo è cosa assai più profonda che non si creda.
Una delle definizioni più inadeguate è che esso concerne ciò che è nascosto e che, anche se è supposto, resta pur sempre ignoto. Se ne potrebbe dedurre che essere un esoterista significhi essere qualcuno che cerca di penetrare in un certo reame segreto, cui è vietato l´accesso allo studente comune. Se questo fosse tutto, ogni scienziato e ogni mistico rappresenterebbe il modo mentale e emotivo per accostarsi al mondo dell´esoterismo e delle realtà celate. Ma non sarebbe esatto. Il mistico non è mai un vero esoterista, poiché nella sua coscienza non si occupa di energie e di forze, ma di quel vago “qualcosa” (chiamato Dio, il Cristo, l´Amato) e quindi, in realtà, di ciò che appaga la sete dell´animo suo. Lo scienziato che oggi studia e così rapidamente esplora il mondo delle forze e delle energie, è in verità un esoterista, anche se — nello sforzo di controllare le energie su cui indaga, ne nega la fonte. Ma ciò non ha grande importanza, in seguito riconoscerà la sorgente da cui emanano.

L´approccio fondamentale, per tutti coloro che cercano di comprendere l´esoterismo o di insegnarlo, sta nel porre l´accento sul mondo delle energie, riconoscendo che dietro a tutti gli avvenimenti del mondo fenomenico (e con ciò intendo i tre mondi dell´evoluzione umana) si trova il reame delle energie, quanto mai diverse e complesse, ma tutte mosse ed attive secondo la Legge di Causa ed Effetto. Non è quindi il caso che vi mostri quanto sia pratica la natura di questa definizione e come sia applicabile alla vita del singolo aspirante, della società in genere e delle cose del mondo o a quei livelli immediati delle energie spirituali sperimentali che cercano costantemente di esercitare un influsso sul mondo fenomenico o entrare in contatto con esso. Esse agiscono in tal modo, secondo direttive spirituali, per dare attuazione al Piano. Ecco un´affermazione di fondamentale importanza; ogni altra definizione vi è implicita ed è la prima importante verità sull´esoterismo che deve essere compresa e applicata da ogni aspirante ai misteri e all´universalità di ciò che muove i mondi e sottostà al processo evolutivo.
Primo dovere dell´esoterista è di comprendere la natura delle energie che cercano di condizionarlo e si palesano a livello fisico mediante il suo corredo d´espressione, ossia il suo veicolo di manifestazione. Lo studioso d´esoterismo deve quindi capire che:

1. Egli è un aggregato di forze, ereditato e condizionato da ciò che egli è stato, più una grande forza antagonista che non è un principio, cui diamo il nome di corpo fisico.
2. Egli è sensibile a certe energie, di cui dovrebbe divenire sempre più consapevole, attualmente ignote e di cui non può avvalersi; ne sarà consapevole col tempo se si inoltrerà nel mondo delle forze occulte. Potrebbero essere energie che male sarebbe, per lui, se le usasse e che perciò devono essere riconosciute e scartate; altre ve ne sono che deve imparare a usare, perché benefiche e tali da arricchire la sua conoscenza e quindi considerabili come buone. Ricordate però che le energie, di per sé, non sono né cattive ne buone. La Grande Loggia Bianca, la Gerarchia spirituale e la Loggia Nera impiegano le stesse energie universali, ma con moventi e obiettivi diversi; entrambe sono gruppi di esoteristi provetti.

Chi si prepara all´esoterismo deve quindi:

1. Divenire consapevole della natura delle forze che costituiscono il corredo della sua personalità e che egli stesso ha magneticamente espresso nei tre mondi. Sono una combinazione di forze attive; egli deve imparare a distinguere fra energia strettamente fisica, che risponde in modo automatico ad altre energie interiori e quelle che provengono dai livelli di coscienza emotivi e mentali, focalizzate nel corpo eterico il quale, a sua volta, stimola e spinge il fisico all´azione.
2. Divenire sensibile alle impellenti energie dell´anima, emananti dai livelli mentali superiori; esse cercano di controllare le forze del triplice uomo, una volta che sia raggiunto un definito punto d´evoluzione.
3. Riconoscere le energie che condizionano il suo ambiente, vedendole non come eventi e circostanze, ma come energia in azione; così impara a trovare la via che lo conduce dietro le scene degli avvenimenti esterni nel reame delle energie, cercando contatti e qualifiche per certe attività. Acquisisce in tal modo la facoltà di penetrare nel mondo del significato. Eventi, circostanze e fenomeni fisici d´ogni genere non sono che simboli di ciò che avviene nei mondi interiori ed è in questi che l´esoterista deve entrare, per quanto lo consente la sua percezione; scoprirà una successione di mondi che esigeranno da lui capacità d´indagine scientifica.
4. Per la maggioranza degli aspiranti, la Gerarchia stessa rimane un regno esoterico che chiede di essere scoperto e che consente la penetrazione. Scelgo le parole con cura per evocare in voi una rispondenza esoterica.”
A. A. Bailey L´Educazione nella Nuova Era pagg. 59-62

Sintesi del lavoro da attuare per conoscere, trasformare se stessi e beneficare l´umanità.

“L´Apprendista” da “Il giardino dell´Amato” di Robert Way

Arrivò nel Giardino un giovane vestito di abiti lussuosi, con al fianco uno spadino dorato tempestato di gioielli, sul cui volto aggraziato c´era però un´espressione di pena e grande struggimento. “Signore”, disse, “ho sentito dire che siete un valentissimo artefice nell´arte dell´Amore, e io desidero sopra ogni cosa diventare esperto e competente in quest´arte. Mi domandavo se forse avreste la carità di prendere come apprendista uno così ignorante e maldestro come me. Qualunque somma costi tale apprendistato sarò lieto di pagarla.”

L´Amatore smise di zappare e guardò il giovane a lungo e con sguardo inquisitore; poi, trovato di suo gradimento ciò che vide, rispose: “Straniero, per me io non desidero niente... ma all´Amato dovrai pagare una somma così alta, che quasi tutti quelli che cercano tale Servizio la trovano offensiva. Essa consiste in questo: che tu dia tutto quello che hai e tutto quello che sei, così che non ti rimanga nulla e tu custodisca tutto solo per conto dell´Amato.”

“Se,” domandò lo straniero, “ti pagherò, cosa guadagnerò?” Rispose l´Amatore: “Guadagnerai alla fine la conoscenza dell´amore dell´Amato”. A quel punto lo Straniero che dal profondo dell´anima vi aspirava fortemente, con gioia pagò l´intera somma, togliendosi i ricchi abiti che indossava, abiti che gli uomini chiamano Conoscenza e Orgoglio, vestendo il rozzo saio del giardiniere, l´Umiltà, e gettò via lo spadino ingioiellato che portava, che gli uomini chiamano Erudizione, prendendo al suo posto la vanga del giardiniere, il cui nome è Ricerca.

 
 

   
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